Opificio delle Pietre Dure e Laboratori di Restauro di Firenze
Nasce come istituto a competenza nazionale nel 1975 dall'unione di due diverse realtà attive da tempo nel campo della produzione artistica e della conservazione delle opere d'arte a Firenze: l'antico e rinomato Opificio delle Pietre Dure, nato nel 1588 come manifattura di corte e trasformato in istituto di restauro verso la fine dell'Ottocento, e il Laboratorio di restauro, sorto all'interno della Soprintendenza nel 1932, grandemente poi sviluppatosi nella nuova sede della Fortezza da Basso in seguito all'alluvione di Firenze del 1966.
Tre sono oggi i campi di attività dell'Opificio che rimane sostanzialmente caratterizzato dalla propria capacità operativa: la conservazione propriamente detta, tramite gli 11 Settori specialistici di restauro ed i circa 60 restauratori, eseguita in forma diretta o indiretta, cioè con consulenze, progettazioni e direzioni dei lavori; la ricerca, sia pura sia soprattutto applicata ai casi in corso di restauro; la didattica tramite la Scuola di Alta Formazione e un’intensa attività di stage in rapporto con analoghi istituti italiani e internazionali.
Divulga i risultati del proprio lavoro tramite la rivista annuale "OPD Restauro", edita dal 1986, con la collana "Problemi di conservazione e restauro", che dal 1990 ha già 26 volumi al suo attivo, ed altre pubblicazioni occasionali.
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