Pieve di S. Maria a Scò
La pieve (documentata nel 1008) si trova al centro di Pian di Scò, un comune aretino che si snoda lungo la strada Setteponti, in parte costituita dall’antica consolare romana Cassia Vetus, una direttrice su cui furono eretti nell’XI secolo molti monumenti a controllo religioso e politico.
I documenti emanati dai Pontefici Pasquale II (1103), Innocenzo II (1134) e Anastasio IV (1153) confermano ai vescovi di Fiesole la giurisdizione sulla chiesa. Già nel 1259 dipendevano dalla pieve di Pian di Scò dodici chiese, tra cui la Badia di S. Salvatore a Soffena, S. Maria e Michele a Facila, S. Andrea a Pulicciano, San Gaudenzio, S. Miniato a Scò, S. Bartolomeo a Gastra, S. Stefano di Simonti, S. Iacopo di Montecarelli.
Nella pieve, realizzata in pietra arenaria e caratterizzata da tre navate sorrette da capitelli decorati, si trovano varie opere d’arte, tra cui: una tavola con Cristo con i santi Francesco e Nicola; un affresco quattrocentesco di Paolo Schiavo con Madonna e Bambino in trono; una tela con la Sacra Famiglia e San Giovannino; un altorilievo in gesso decorato raffigurante Madonna con Bambino, attribuito alla scuola del Ghiberti; tre dipinti di grandi dimensioni del XVII secolo, raffifuranti Madonna Assunta con Apostoli, Madonna in gloria con Bambino e santi Antonio, Giovanni Battista e Pietro.
Tutte le opere sono state restaurate, grazie alla sensibilità della Parrocchia, alla disponibilità della Soprintendenza di Arezzo e al supporto di aziende, enti ed istituti di credito. Gli interventi sono stati eseguiti dallo Studio Lisa Sani.
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