sabato 10 novembre 2012 ore 10:00
Matematica e patrimonio culturale: modelli e algoritmi a servizio della filiera della creatività
Fondazione per la Ricerca e l'Innovazione – POLIS in collaborazione con SIMAI – Società Italiana di Matematica Applicata e Industriale
Sabato 10 novembre dalle ore 10:00 alle ore 13:00 - Sala Tintori
Matematica e patrimonio culturale rappresenta un binomio che affonda la propria ragione d’essere fin dall’antichità. Non solo per la ricerca dell’armonia e delle proporzioni, la matematica ha rappresentato per secoli una base teorica e, prima ancora, esperienziale, alla progettazione, conservazione e gestione del patrimonio artistico e culturale. Se la storia della matematica è ricca di interconnessioni con l’arte, la filosofia e, in generale, il pensiero umano e tutte le sue manifestazioni e concretizzazioni, altrettanto interessante e ricca è l’interconnessione, in epoche più moderne, tra la matematica di base e applicata e la filiera dei beni culturali. Da applicazioni del tutto evidenti, correlate ai sistemi diagnostici (modellistica inversa, analisi dati, sistemi di misurazione ecc.) alla costruzione e analisi delle immagini (visual computing, image reconstruction, rendering ecc.), gli algoritmi e i solutori numerici stanno alla base di tutte le tecnologie applicate ai beni culturali (e non solo). Più recentemente, l’evoluzione di sistemi di pianificazione degli interventi, valutazione dei risultati ottenuti, necessità di prevedere l’evoluzione di sistemi complessi derivanti dalla interazione tra patrimonio artistico e culturale e l’ambiente esterno, ha aperto un altro sterminato campo di applicazione per la matematica, nella modellizzazione dinamica e predittiva dei processi e dei fenomeni di interazione che possono portare al degrado di un’opera o, viceversa, alla valutazione dei parametri ottimi per la sua corretta gestione, in termini conservativi, ma anche fruitivi (illuminazione, colorimetria ecc.). Ecco quindi che la matematica si allarga da settori tecnologici avanzati quali quelli dello sviluppo di strumenti diagnostici e software di imaging, fino ai cantieri di restauro, dove, da sempre, il saper fare e la manualità dell’operatore, guidano molto più di materiali e tecnologie lo sviluppo dei processi e delle applicazioni.
Se, da un lato, la matematica, a bordo di tecnologie integrate e innovative, oppure attraverso la capacità dei matematici di collaborare in team interdisciplinari, fornendo basi quantitative e metodi di analisi e di indagine innovativi, si insinua nella filiera della creatività, dalla conoscenza, fino alla fruizione, passando per la conservazione e il restauro, dall’altro, i tagli e le riduzioni di capacità operative alla cultura in genere, rischiano di appesantire o limitare questa capacità di sviluppo ed applicazione della matematica, proprio perché, molto spesso, nascosta dietro a tecnologie complesse, limitando, di fatto, le potenzialità di un settore che potrebbe rappresentare una nuova leva di sviluppo per il nostro paese e per la nostra regione.
Il convegno, senza presunzione di completezza, proverà a dare uno spaccato di alcuni possibili campi di applicazione della matematica tra alcune delle sue componenti principali, come le immagini, la modellazione dinamica e la diagnostica. L’obiettivo è quello di fare emergere, il contributo della matematica e dei matematici ad una scienza ed una tecnica che appare lontana dallo sviluppo di scienze di base come la matematica, ma che invece in tutte le sue fasi conserva i segni di un legame antico e profondo, che collega arti, pensiero e formalizzazione matematica.
Coordinatore: Alessandro Speranza
Relatori: Alessandro Speranza, Marco Bellandi, Nicola Bellomo, Antonio Fasano, Roberto Natalini, Elisabetta Giani, Enrico Gobbetti
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