giovedì 8 novembre 2012 ore 16:00
Da Faraday alle nanotecnologie: il difficile connubio tra chimica e restauro
LB in collaborazione con CTS di Altavilla Vicentina
Giovedì 8 novembre dalle ore 16:00 alle 16:45 - Saletta Rosi
Il rapporto tra il restauro e la chimica è sempre stato difficile, al punto che alcune sostanze usate fino a pochi anni fa, come i beveroni o le “miste” per la pulitura, ci ricordano ancora l’oscuro antro dell’alchimista.
Solo negli anni ’60 sono stati studiati dei materiali e delle tecnologie appositamente per il restauro, parallelamente allo sviluppo dell’analisi strumentale applicata ai materiali dell’opera d’arte.
Si ripercorreranno con alcuni esempi (il metodo del bario, le resine a scambio ionico, lo sviluppo dei polimeri fluorurati) i passaggi fondamentali dello sviluppo di una materia, la “chimica del restauro”, fino ad arrivare all’attuale frontiera, quella delle nanotecnologie.
Parola di moda, e per questo abusata, la nanotecnologia è stata solo in minima parte studiata nel nostro settore. Alcune ricerche sulle nanocalci hanno seguito un lungo percorso di applicazione su cantieri pilota e una rigorosa verifica dei risultati (caso del Nanorestore); in altri casi, prodotti “nano” sono stati proposti senza alcun supporto scientifico, in alcuni rivelandosi inefficenti se non addirittura dannosi.
Relatore: Leonardo Borgioli
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