giovedì 29 ottobre 2009 ore 14:00
Piero Candido all’Infrarosso: la riflettografia IR a scansione di tre grandi pale di De Witte a Volterra
Art-Test di Luciano Marras e C. S.a.s. in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici, Paesaggistici, Artistici, Storici ed Etnoantrogici per le province di Pisa e Livorno
Sala Giuseppe Rosi, giovedì 29 ottobre 2009, dalle ore 14,00 alle ore 15,00
Comunicazione
L'incontro illustra la campagna diagnostica riflettografica, realizzata tramite lo scanner IR per grandi formati realizzato da Art-Test, su tre grandi pale di altare tardo cinquecentesche realizzate da Pieter de Witte a Volterra, in vista della mostra monografica a lui dedicata, ed ora in atto. Verranno mostrate le problematiche tecniche che hanno presentato le misure sulle tavole, realizzate senza spostarle dalla loro collocazione in Pinacoteca e in Cattedrale. La complessità dell'intervento non ha precluso l'elevata qualità dei risultati conseguiti, e si illustreranno le soluzioni tecniche utilizzate, assieme ad un campione dei risultati, al fine di mostrare i vantaggi e le prestazioni dello scanner utilizzato da Art-Test per le misure. Da un punto di vista storico artistico le indagini hanno consentito una conoscenza approfondita del modus operandi del pittore almeno dal 1578 al 1585. Si è evidenziato che oltre ad un'attenta progettazione grafica attestata da disegni preparatori sopravvissuti, l'artista disegna con estrema cura in genere le parti più importanti del dipinto lasciando alla stesura diretta ad olio su preparazione gli sfondi paesaggistici. Nelle due opere volterrane più antiche il disegno è delineato con linearità mentre nel compianto il disegno è delineato a pennello. La figura del committente, nella tavola della cattedrale, è il risultato di un'aggiunta realizzata dopo aver delineato le figure retrostanti alle quali si sovrappone, mentre nell'adorazione si sono avuti i risultati di maggiore interesse in relazione ad un disegno fino ad oggi ritenuto una fase preparatoria (nel disegno sulla tavola il committente ha un abbigliamento diverso da quello poi risultante dalla stesura ad olio, che però è la medesima del disegno acquerellato). Nel compianto, dalla riflettografia si scoprono personaggi, nella parte dello sfondo roccioso, attualmente riassorbiti dalle ossidazioni dei bruni, mentre si evidenza l'esecuzione all'impronto del Golgota con il gruppo dei personaggi che scendono dopo la crocifissione, tratteggiati con tratto bozzettistico; tra di essi il volto all'estrema sinistra che probabilmente va visto come un autoritratto del pittore.
Relatori: Mariagiulia Burresi, Luciano Marras, Pierluigi Nieri, Anna Pelagotti.
sito web |