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venerdì 12 novembre 2010 ore 12:15
L’utilizzo dei polimeri di sintesi nelle opere d’arte contemporanea

Open Care S.p.A.
Area Formazione – Venerdì 12 novembre – dalle ore 12,15 alle ore 13,oo

In questi ultimi anni abbiamo assistito ad un fenomeno che ha portato settori sino ad ora ben distinti quali l'arte, la moda e il design, ad intrecciarsi e compenetrarsi. Abbiamo visto artisti diventare designer e designer trasformarsi in artisti, gallerie di arte contemporanea esporre pezzi di design e archistar disegnare scarpe. E' sempre più difficile stabilire se un pezzo di design sia o meno un'opera contemporanea; i confini, un tempo molto netti, sono diventati sono sempre più labili. Se ogni epoca ha i suoi codici espressivi e le materie per esprimerli, possiamo dire che dal XX secolo ad adesso il materiale per eccellenza usato nei vari campi espressivi, sia artistici che industriali, sia la Plastica. Con questo termine si indica la vastissima gamma dei polimeri di sintesi con prestazioni e caratteristiche del tutto diverse che cambiano non soltanto per la classe di appartenenza (termoplastici, termoindurenti) ma anche a seconda del vasto utilizzo di additivi quali coloranti, plastificanti, opacizzanti, filtri assorbitori UV etc. I polimeri di sintesi vanno inevitabilmente incontro a due diversi tipi di invecchiamento: chimico (con la rottura dei legami carbonio dovuto a esposizione a fattori energetici, luce, calore, gas, umidità) e fisico (che si configura con deformazioni, fessurazioni, migrazione di addittivi). Tuttavia, ancor poco si riesce a prevedere sui processi di invecchiamento e ancor poco si conosce sulle metodologie di intervento. Vengono presentati due case histories: Degrado fisico: Cesàr Baldaccini, Compressed motorcycle, 1975 - Degrado chimico: Loris Cecchini, Stage evidence (untilted), 2001.
Compito del conservatore è quello di cercare di arrestare o rallentare i processi di degrado ed a controllare l'invecchiamento; occorre, quindi, documentare sempre eventuali alterazioni, progettare lo stoccaggio, l'imballaggio e la metodologia espositiva, per scongiurare ogni problema di conservazione futura.

Relatore: Isabella Villafranca Soissons

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