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venerdì 12 novembre 2010 ore 16:00
Evento di Apertura di FLORENS 2010 - Settimana Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali: Restaurare il Paesaggio

Florens 2010, Settimana Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali con il contributo di Friends of Florence
Venerdì 12 novembre dalle ore 16,00 alle ore 18,00, Sala Camillo Boito

Il Salone dell’Arte e del restauro di Firenze, come membro sostenitore, ospiterà il primo convegno di apertura di Florens 2010 - Settimana Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, promossa da Confindustria Firenze in collaborazione con The European House-Ambrosetti S.p.A.. L'Evento è realizzato con il contributo di Friends of Florence


Lo sviluppo economico della seconda metà del secolo scorso ha sottoposto il paesaggio italiano a una continuo e pervasivo attacco che ha portato l'Italia a una forte antropizzazione, la più diffusa tra i paesi europei.

La modernizzazione che in questo periodo è sinonimo di industrializzazione ha provocato una crescita a dismisura delle periferie e un estendersi pressoché continuo di zone metropolitane che, come nella pianura Padana, congiungono ormai i due estremi del paese sull'asse est-ovest.

La crisi economica degli ultimi 20 anni, che ha portato alla delocalizzazione di interi distretti industriali, offre l'opportunità di ripensare questo lungo periodo di crescita non guidato, pressoché spontaneo, di riprogrammare gli interventi dovuti alla mano dell'uomo sul territorio.
Nonostante i tanti scempi resi sempre più evidenti dal passare del tempo, il restauro del paesaggio è rimasto sempre più dimenticato rispetto al restauro dei monumenti. Dal punto di vista storico-culturale è oggi unanimemente riconosciuto che le due entità (paesaggio e patrimonio storico-artistico) costituiscono un insieme inscindibile: lo studio, la comprensione, la stessa fenomenologia di un monumento o di un oggetto d'arte non sono separabili dalla conoscenza dei caratteri storici del territorio su cui sono insediati, e, simmetricamente, ogni territorio assume ben determinate valenze paesaggistiche e storico-culturali grazie alle stratificazioni edificate che vi si sono accumulate nel tempo.

Non si conservano e non si tutelano i monumenti, questo è l'assunto culturale di riconosciuta validità, rafforzato dalle esperienze successive e validato dalle leggi via via emanate (in primis il Codice dei Beni Culturali e Ambientali), se non si protegge e valorizza contemporaneamente e contestualmente il territorio ed il paesaggio su cui i monumenti sono radicati e di cui sono espressioni storiche ed emergenze visibili.
I due termini di questo collaudato binomio, (beni culturali e paesaggio) elementi di una grandezza e di una particolarità specificamente italiana, non hanno però goduto, nel nostro Paese, di eguali attenzioni dal punto di vista dello studio e dell'approfondimento scientifico, delle indagini conoscitive loro dedicate, della analisi di metodologie e tecniche di salvaguardia e di recupero. Il primato degli approfondimenti e degli studi nel campo del restauro monumentale si localizza stabilmente in terra italiana già dal finire dell'ottocento attraverso le elaborazioni di Camillo Boito e poi di Gustavo Giovannoni, per arrivare fino a Cesare Brandi. Tutto ciò non è stato applicato al paesaggio.
Le attenzioni di questo workshop saranno quindi indirizzate alla specificità del nostro paese, che del contesto, cioè del connubio arte-natura, ha fatto la sua assoluta specificità, che va oggi non solo più conservato, ma sempre più ripristinato, ristabilito.

Il workshop vede la partecipazione dell'architetto Roberto Cecchi, che prima alla Parc, ora ai vertici del ministero si sta occupando attivamante delle leggi di tutela del paesaggio del nostro paese. Con lui interloquiranno Paolo Pejrone, uno dei massimi esperti di paesaggio e architettura di giardini, Renato Soru, ex presidente della Regione Sardegna e promulgatore di una controversa legge (la cosiddetta "salvacoste") oltre che creatore della Conservatoria delle Coste, e Francesco Gurrazzi, esperto di restauro del paesaggio e presidente onorario della omonima associazione.

Peter Pearce, infine, proporrà l'esperienza inglese di una fondazione privata che ha restaurato e reso fruibili oltre 250 edifici storici e numerosi ettari di campagna inglese, oltre che una intera isola (Lundy Island) sita davanti alle coste della Cornovaglia.


Partecipanti:

Arch. Roberto Cecchi
Segretario Generale Mibac e Commissario della Sopr. Archeologica di Roma e Commissario per i lavori delle metropolitane di Roma e Napoli
Renato Soru
Ex presidente Regione Sardegna, promulgatore della leggecd."Salvacoste" Cagliari
Peter Pearce
Direttore - Landmark Trust, Londra

Arch. Paolo Pejrone
Paesaggista e architetto di giardini, Saluzzo (CN)

Arch. Francesco Gurrieri

Modera:
Martin Angioni
Economista della Cultura Il Giornale dell'Arte

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