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venerdì 9 novembre 2012 ore 11:30
I recenti scavi e restauri a Pyrgos

CYPITA PYRMAC Cypriot Italian Project on Pyrgos-Mavroraki Conservation in collaborazione con: DAC Department of the Antiquities of Cyprus - MAE Ministero degli Affari Esteri - MIBAC Ministero per i Beni e le Attività Culturali: Direzione Generale per le Antichità - CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche: ITABC - Università Gabriele D'Annunzio, Chieti: CAAM - Istituto Universitario l'Orientale, Napoli - Museo Nazionale Preistorico ed Etnografico Luigi Pigorini, Roma - Cyprus Herbs ltd. di Yannulla & F.Lazarou, Cipro - Associazione Culturale “Armonia”, Roma
Venerdì 9 novembre, dalle ore 11:30 alle 12:15 - Saletta Rosi

La Missione Archeologica Italiana di Pyrgos a Cipro, cofinanziata dal 1998 dal Ministero degli Affari Esteri, è diretta da Maria Rosaria Belgiorno. Dal 2011 le attività di ricerca e conservazione del sito di Pyrgos/Mavroraki sono presenti nel progetto CYPITA-PYRMAC “Cypriot Italian Project on Pyrgos-Mavrorachi Conservation”, approvato dal Dipartimento delle Antichità di Cipro. L’indagine archeologica sta portando alla luce un insieme architettonico, di circa 7000 metri quadri, risalente al III millennio a.C., che insiste su strutture del periodo Calcolitico. Il complesso fu distrutto da un terremoto nel 1850 a.C.
Di particolare rilevanza è la scoperta dell’area industriale e commerciale, organizzata intorno alla produzione dell'olio d'oliva, destinata alla raffinazione del rame, alla produzione di oggetti di bronzo, all'estrazione di essenze aromatiche, alla tessitura e alla preparazione di sostanze farmaceutiche. Un settore specifico conteneva l'attrezzatura per la preparazione del vino. L’importanza del sito non risiede solo nella sua identità di complesso industriale, ma nell’integrità dei livelli del Bronzo Medio, che consente, attraverso indagini archeometriche di ricostruire l’iter di metodologie e tecniche di 4000 anni fa. Un secondo edificio scoperto a sud dell'area industriale, di probabile destinazione cultuale, presenta un singolare perimetro triangolare che comprende tre ambienti. Tra i materiali rinvenuti spiccano 4 corni in calcarenite, idoli spezzati e numerose ossa di animali sacrificati.
Sulla base dei dati raccolti, sembra che l’attività principale fosse la metallurgia, di cui restano utensili e forni, oltre a migliaia di scorie, frammenti di crogioli, incudini, forme di fusione e manufatti. Tuttavia il sito è noto per la scoperta della fabbrica dei profumi che ad oggi risulta essere un unicum senza precedenti non tanto per l'antichità, ma per la completezza della strumentazione e dell'arredo ceramico, che non trova confronti neanche nel Medio Evo. La scoperta più recente fatta durante la campagna di scavo del 2012 riguarda un laboratorio per la produzione di gioielli in picrolite e conchiglia allestito in un edificio adiacente l'area templare.

Relatore: Maria Rosaria Belgiorno

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