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venerdì 9 novembre 2012 ore 17:15
IMAT project: stato dell’arte e risultati ottenuti sinora

Università degli Studi di Firenze, Tomas Markevicius Studio, Future Carbon, Istituto per l’Arte e il Restauro, Lietuvos Dailes Muziejus, Stichting Restauratie Atelier Limburg, Safar, CTS, Laura Amorosi Studio, Lorenzo Conti Studio, Nardini Press
Venerdì 9 novembre, dalle ore 17:15 alle 17:45 - Saletta Rosi

Nel settore dei Beni Culturali i trattamenti termici su opere d’arte pittoriche o su manufatti rappresentano una delle principali tecniche per interventi strutturali quali il consolidamento del colore, l’eliminazione delle deformazioni planari ed il rinforzo dei supporti sottoposti a degrado. Molti dei trattamenti applicati oggi sfruttano sistemi sigillati basati sull’applicazione combinata di calore e pressione, utilizzando una tavola scaldante a bassa pressione. Al fine di realizzare un sistema scaldante innovativo, finalizzato al trattamento termico in situ, applicabile anche su manufatti di grandi dimensioni e caratterizzato da elevata precisione, è nato il progetto IMAT (Intelligent Mobile Multipurpose Accurate Thermoelectrical device for art conservation).
Finanziato nell’ambito del VII Programma Quadro sulla call FP7-ENV-NMP-2011, coordinato dall’Università degli Studi di Firenze e con partner locati in Germania, Olanda, Italia e Lituania, il progetto mira alla realizzazione di un sistema termoelettrico ad alta precisione, basato su nanotubi di carbonio, in grado di sostituire completamente la tradizionale “tavola calda” ancora oggi impiegata da molti restauratori. Tale sistema può essere utilizzato nelle tecniche tradizionali, in combinazione con i materiali sintetici e, in sostanza, dovunque sia essenziale un’applicazione termica molto precisa, stabile ed omogenea.
L’intervento è finalizzato alla descrizione del progetto e delle attività svolte sinora con particolare enfasi sulla progettazione delle diverse tipologie di IMAT, sui possibili ambiti di applicazione e sul sistema di regolazione e controllo della temperatura.

Relatore: Rocco Furferi

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