giovedì 11 novembre 2010 ore 12:00
La riscoperta del colore e il trionfo della luce nel Barocco religioso valdarnese
Scuole Fiorentine Arte e Restauro
Area Formazione - Giovedì 11 novembre - dalle ore 12,00 alle ore 12,30
Come il rinascimento aveva riletto l’architettura religiosa con l’utilizzazione del bianco di calce, proponendo cioè superfici intonacate e pitturate quali sfondi luminosi di eleganti modanature in pietra, ospitando nuova luce negli edifici e abbandonando le austere architetture lapidee tardo medioevali, così il barocco, introducendo il colore nella decorazione delle specchiature parietali esalta, in un contrasto cromatico innovativo ed invertito, le chiare modanature a stucco, le eleganti decorazioni a finto marmo, le luminose cornici dorate.
Negli ultimi decenni la cultura del restauro pittorico ci sta progressivamente introducendo, con un esigente tirocinio di operosità e discernimento sull’esperienza dei cantieri di restauro, alla rivalutazione del colore e dei colori ed alla riscoperta della luce quali fattori determinanti per leggere l’architettura con occhi nuovi: luce e colore assumono quindi un ruolo centrale nella rilettura del barocco, in una riscoperta affascinante che ci rende più consapevoli a partire dalla ‘novità barocca’.
Gli interventi di restauro intrapresi dalla Soprintendenza fiorentina ci propongono una rivisitazione delle cromie sei-settecentesche: accanto ad eleganti e sontuose chiese fiorentine (San Marco, San Paolino, San Frediano in Cestello…) emerge un interessante repertorio proveniente dal territorio valdarnese. Dal restauro delle pitture e decorazioni murali nella chiesa del Vivaio ad Incisa, e delle redazioni settecentesche dell’Abbazia di Vallombrosa e della chiesa di San Michele a Caselli nel territorio reggellese, l’architettura religiosa barocca del Valdarno superiore risorge, luminosa e ricca della sua policromia, con tutta la forza di un nuovo modo di esprimere in armonia il genio artistico e la fede religiosa.
Relatore: Enzo Cacioli.
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