venerdì 12 novembre 2010 ore 14:30
La Loggia della Mercanzia di Siena. Un tentativo di ricostruzione del colore nelle diverse epoche storiche
El.En. s.p.a.
Venerdì 12 novembre dalle ore 14,30 alle ore 15,30, Sala Camillo Boito
L’intervento presenta i risultati del cantiere di restauro realizzato sulla quattrocentesca Loggia della Mercanzia, uno dei dei monumenti architettonici di maggiore pregio della città di Siena. Situata presso la Croce del Travaglio adiacente Piazza del Campo fu costruita dal 1417 al 1448 per volere del Comune di Siena affinché “i mercanti e gli altri rispettabili cittadini potessero radunarsi a trattare de loro negozi" e venne ceduta nel Settecento alla Società degli Uniti del Casino dei Nobili.
Pur avendo subito diversi interventi di pulitura nei secoli scorsi, il monumento si presentava notevolmente degradato; per questo è stato avviato un importante e delicato intervento di recupero delle superfici marmoree, ad opera della ditta Voltolini Mario di Siena con la direzione tecnica dell'Arch. Alberto Scarampi di Pruney e la direzione artistica di Stefano Landi, seguito dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici e dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Siena e Grosseto. Grazie alla ditta El.En. di Firenze, che ha fornito la strumentazione sia per le prove preliminari sia per l’intervento vero e proprio, nei casi in cui le superfici si presentavano particolarmente compromesse è stata utilizzata la tecnica Laser, salvaguardando così le patine e le cromie originarie.
Già dalla prima fase dell'intervento è stato possibile effettuare alcuni ritrovamenti particolarmente interessanti come la presenza di patine di ossalati e tracce di policromia inerenti finiture, tecniche e lavorazioni antiche, nonché indizi utili a definire le diverse fasi architettoniche e costruttive del complesso. Il restauro dunque, accompagnato dall'esecuzione di indagini di carattere interdisciplinare (realizzate grazie alla collaborazione di prestigiose istituzioni specialistiche quali il Dipartimento di Scienze Ambientali – Sezione di Geochimica ambientale e Conservazione del Patrimonio Culturale Lapideo dell’Università di Siena), ha consentito non solo di restituire alla città di Siena uno dei suoi monumenti più prestigiosi ma anche di migliorare la conoscenza delle sue vicende storiche, artistiche e architettoniche.
Relatori: Francesca Droghini, Marco Giamello, Stefano Landi, Alberto Scarampi di Pruney
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